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Lo scrittore e fisico Paolo Giordano per Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto a Presicce-Acquarica

Martedì 30 maggio (ore 20 – ingresso libero) sui Giardini Pensili del Palazzo Ducale di Presicce-Acquarica (località Presicce), dopo le prime quattro giornate con la “dozzina” del Premio Strega 2023, con la presentazione di “Tasmania”  dello scrittore e fisico  Paolo Giordano (Einaudi) prosegue “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”. Con il titolo “Per incantamento“, la nona edizione del festival, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’Associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, propone un ricco programma che, dopo le semifinaliste e i semifinalisti del riconoscimento letterario più importante d’Italia e la partecipazione dell’autore torinese, accoglierà l’atteso appuntamento con lo scrittore, poeta e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun (17 giugno a Santa Maria di Leuca), la vincitrice o il vincitore del Premio Italo Calvino e le esordienti Giorgia BernardiniMonica Acito e Stella Poli (8 e 9 luglio a Lucugnano).

Paolo Giordano (Premio Strega nel 2008 con “La solitudine dei numeri primi”, Einaudi) sarà dunque ospite di Armonia e dialogherà con Mario Desiati (Premio Strega 2022 con “Spatriati”, Einaudi), partendo dal suo recente Tasmania, un romanzo sul futuro. Il futuro che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e la voce calda di Giordano sa raccontarlo come nessun’altra. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Così persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l’apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore.

Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un’altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande. Con lui ci sono Lorenza che sa aspettare, Novelli che studia la forma delle nuvole, Karol che ha trovato Dio dove non lo stava cercando, Curzia che smania, Giulio che non sa come parlare a suo figlio. La crisi di cui racconta questo romanzo non è solo quella di una coppia, forse è quella di una generazione, sicuramente la crisi del mondo che conosciamo – e del nostro pianeta. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Cosí persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l’apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore. Raccogliendo il testimone dei grandi scrittori scienziati del Novecento italiano, Paolo Giordano si spinge nei territori piú interessanti del romanzo europeo di questi anni, per approdare con felicità e leggerezza in un luogo tutto suo, dove poter giocare con i nascondimenti e la rivelazione di sé, scendere a patti con i propri demoni e attraversare la paura.

Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: “La solitudine dei numeri primi” (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), “Il corpo umano” (Mondadori 2012), “Il nero e l’argento” (Einaudi 2014 e 2017), “Divorare il cielo” (Einaudi 2018 e 2019) e “Tasmania” (Einaudi 2022). Per Einaudi ha pubblicato anche “Nel contagio” (2020) e “Le cose he non voglio dimenticare” (2021). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».

Sabato 17 giugno dalle 19, dopo la presenza di Daniel Pennac nel 2021 e Paolo Rumiz nel 2022, l’appuntamento del festival ospitato dal piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca, in collaborazione con la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae, accoglierà lo scrittore, poeta e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun. Vincitore del Premio Goncourt nel 1987, autore di numerose opere sul tema del razzismo e dell’immigrazione (in Italia grande successo ha riscosso “Il razzismo spiegato a mia figlia”), Ben Jelloun è lo scrittore in lingua francese più tradotto al mondo. Nel corso della serata premierà anche il racconto vincitore della seconda edizione del concorso letterario “Alan Kurdi”, rivolto agli studenti delle scuole superiori.

Il festival sin dalla sua nascita ha svolto un’importante missione di scouting di autori emergenti, voci di promettente talento che animeranno il panorama letterario di domani. Sabato 8 e domenica 9 luglio nell’atrio di Palazzo Comi a Lucugnano il direttore artistico Mario Desiati curerà e coordinerà una sezione interamente dedicata ad autori e autrici esordienti. Sabato dalle 20 sul palco Giorgia Bernardini con “Area piccola” (Marsilio) e Monica Acito con “Uvaspina” (Bompiani). Domenica alle 20, infine, Stella Poli presenterà “La gioia avvenire” (Mondadori). A seguire Armonia accoglierà la prima “uscita pubblica” della vincitrice o del vincitore del Premio Italo Calvino 2023, con la partecipazione di Chiara D’Ippolito, ufficio stampa del prestigioso concorso letterario per testi inediti di scrittori esordienti.

Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto è ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’Associazione Narrazioni, in collaborazione con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Premio Strega, Premio Italo Calvino, Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae, Tina Lambrini – Casa Comi con il contributo dei Comuni di Presicce-Acquarica, Castrignano del Capo e di alcuni sponsor privati. Media partner Radio Peter Pan, RadioVenere, OraComunica e Coolclub. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.