Politica

Chiara Montefrancesco: «Bene la semplificazione delle Zes annunciata dal ministro per il Sud, Mara Carfagna. Si proceda ora spediti verso il rilascio di un’unica autorizzazione a chi vuole investire nel territorio»

«Le affermazioni del ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, in merito allo stanziamento di 600 milioni di euro per l’infrastrutturazione delle Zone economiche speciali sono di fondamentale importanza – afferma Chiara Montefrancesco, direttore generale di Valentino Caffè spa –. Puntare sul consolidamento di opere di urbanizzazione primaria e di connessione alla rete stradale e ferroviaria significa gettare le basi per implementare la competitività portuale del Mezzogiorno e, nel caso della nostra regione, dei porti di Brindisi, Taranto e Bari. I nostri porti, come sappiamo bene, sono il fulcro delle due Zes interregionali pugliesi, che necessitano di solide ed efficienti infrastrutture su rotaie per veicolare le merci. Ma un altro aspetto urgente che si evince dall’audizione del ministro Carfagna alla Camera è la necessità di riformare le Zes, operando uno snellimento delle procedure burocratiche: mi riferisco al fatto che debba essere solo la Zes a rilasciare un’unica autorizzazione all’impresa che decide di venire a investire al Sud. Un’istanza, quest’ultima, portata avanti da un anno dall’Associazione dei porti italiani e dal suo presidente, Daniele Rossi, e che già nei mesi scorsi ho ricordato. In altre parole, avviare un’azienda in una Zona economica speciale deve avere tempi certi e relativamente brevi, interfacciandosi con un unico interlocutore amministrativo, altrimenti si rischia che l’investitore perda interesse a venire da noi. Giova ricordare che l’attuale  Legge di bilancio ha stabilito  una riduzione del 50% dell’imposta sul reddito delle società (Ires) che intraprendono una nuova attività nelle Zes del Mezzogiorno, a patto che tali imprese permangano sul territorio per almeno dieci anni e che nello stesso periodo esse mantengano i medesimi livelli occupazionali. È un’opportunità imperdibile per il Sud Italia e per colmare quel divario tra Meridione e Settentrione di cui parla lo stesso ministro Carfagna».

Ma, per arrivare pronti a questa sfida, dobbiamo presentare un Mezzogiorno dotato di infrastrutture efficienti – in questo l’accelerazione dei Cis e le affermazioni di Rfi sugli investimenti sui treni ad Alta Velocità/Capacità fanno ben sperare – e   conveniente per gli investimenti. Ma anche efficiente dal punto di vista burocratico. E anche per questo non si deve e non si può perdere tempo: ne va della credibilità di chi ci  governa».