Territorio

Stone Landscapes: un Festival di Architettura accende la riflessione sui paesaggi di pietra della Puglia. A partire da Cursi

‘Incava’ è l’installazione di Alessandro Tricarico, fotografo foggiano, che prenderà vita nel Parco delle Cave di Cursi e questo murale in corso d’opera è la prima forte immagine che ci viene presentata durante il Press Tour dedicato alla stampa in occasione dell’inaugurazione di Stone Landscapes Festival, New stories for mediterranean quarries, avvenuta ieri a Cursi.

Così come quest’opera inscena un ideale restituzione al territorio della pietra che viene sottratta attraverso la cavatura, allo stesso modo l’intero Festival di Architettura nasce con l’obiettivo di restituire, recuperare, risarcire e valorizzare questi territori caratterizzati dalla presenza della pietra attraverso una profonda riflessione sul tema e dando nuove chiavi di lettura: Cursi, Parabita, Apricena, Canosa e Trani sono i luoghi rappresentativi dell’economia estrattiva regionale che dal 15 al 30 aprile saranno protagonisti di un ricco programma di attività ed esperienze. Workshop, lectio magistralis, seminari, ma anche performance musicali e teatrali, dj set, passeggiate culturali e molto altro per avviare una riflessione estesa non solo agli addetti ai lavori, ma ad un pubblico più ampio possibile.

Ieri, nel corso della conferenza stampa, alla presenza, tra gli altri del Sindaco di Lecce Carlo Salvemini e dell’assessore al welfare della Regione Puglia Rosa Barone, è stato presentato nel dettaglio il Festival, uno dei progetti vincitori della seconda edizione di Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, al fine di sostenere, promuovere e valorizzare appunto l’architettura contemporanea italiana attraverso manifestazioni culturali destinate a un pubblico esteso.

Capofila del progetto è l’Ecomuseo della Pietra di Cursi insieme al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, con il supporto del Dipartimento Arcod del Politecnico di Bari, Comuni di Apricena, Cursi, Trani, Canosa e Parabita e un partenariato che vede coinvolti anche ordini professionali, università, associazioni e imprese: un lavoro di molti che propone una riflessione profonda e articolata sui caratteri identitari e sulle chance di valorizzazione dei territori delle cave di pietra pugliesi.

A causa delle avverse condizioni meteo, il press tour ha avuto luogo nella sede fisica dell’Ecomuseo, all’interno del suggestivo Frantoio Ipogeo di Palazzo De Donno, che spesso già in passato ha ospitato installazioni artistiche, eventi culturali e mostre legate alla pietra locale e alle pietre di Puglia. Le installazioni del festival sono state lì trasposte attraverso contenuti video e multimediali assieme ad altre mostre lì presenti come la collezione in pietra leccese ‘Oggetti della memoria’, del 1999, a cura di Ugo La Pietra e il progetto ‘Serra delle arti’, del 2016. In loop, poi, le foto di ‘La fotografia corporate – Il reportage aziendale’, esito del workshop di fotografia promosso da Linea con Filippo Romano rientrante nel programma di Stone landscape Festival. Il tema scelto per il reportage è stato, anche in questo caso, la pietra leccese, la sua lavorazione e l’azienda salentina PI.MAR come luogo dell’indagine fotografica.

Promuovere un approfondimento critico delle problematiche paesaggistiche, ma anche culturali, economiche e sociali, legate ai territori delle cave e alle loro possibilità di recupero, promuovere una riflessione critica sulla prassi del progetto di architettura contemporanea in pietra e cogliere l’aspetto sociale, quello della cava come specchio di una trasformazione dell’assetto produttivo del nostro paese, che ha visto la progressiva sostituzione dei vecchi ‘cavamonti’, scalpellini e paritari con la nuova forza lavoro dei migranti: sono queste le tre direttrici principali attraverso cui si sviluppa il festival.

Tantissimi gli eventi in programma (da consultare sul sito  https://www.stonelandfest.it/) tra i quali spiccano, lunedì 24 aprile, la lectio magistralis dell’architetto francese Gilles Perraudin, venerdì 28 aprile al Parco Petratota di Trani la presentazione dell’opera pavimentale d’arte pubblica realizzata per “Progetto PETRA” a cura del Comune di Trani e domenica 30 aprile la rappresentazione teatrale “Le Pitruse. Un percorso narrativo nelle pietre di Cursi” con Alessandra De Luca.
Ma questi sono solo alcuni dei tanti appuntamenti da vivere attivamente che il Festival ha ideato per riflettere insieme sui paesaggi di cava e gli impatti sul paesaggio, l’economia e la storia sociale dei territori di Puglia.

 

Marcella Barone