Territorio

Sit-in di protesta del MRS: “Basta! I consorzi di bonifica non devono più vessare i cittadini”

Il Movimento Regione Salento, coinvolgendo in modo trasversale le diverse sensibilità politiche e associazionistiche tra cui tutto il centrodestra, scende ancora in campo e accende un faro di attenzione su un problema che interessa migliaia e migliaia di contadini, coltivatori e famiglie, chiunque abbia un immobile, poiché da settimane arrivano richieste di pagamento da parte dei consorzi Terre d’Apulia, Arneo, Stornara e Tara e Ugento Li Foggi per la regolarizzazione del contributo 630. Il punto di ritrovo del sit-in è stato ad Ugento di fronte al Consorzio Li Foggi che diventa dunque il simbolo di una garbata protesta che però interessa anche tutti gli altri Consorzi. Ci sono domande alle quali servono risposte chiare e precise. Coloro che non hanno ricevuto nessun beneficio devono pagare un tributo di bonifica? Le cartelle sono dunque tutte legittime? Tra queste potrebbero esserci quelle già prescritti, perché vessare le persone? Presenti i Consiglieri Regionali Paolo Pagliaro Capogruppo La Puglia Domani e Presidente del Movimento Regione Salento, Antonio Gabellone di Fratelli d’Italia, Paride Mazzotta di Forza Italia e Gianni De Blasi della Lega. Antonio Gabellone spiega: “Stiamo girando l’intero territorio per dare voce ai cittadini e per segnalare tutte le sue criticità e questa è senza dubbio una di queste. Il Consorzio di bonifica Ugento li Foggi dimostra come non ci sia corrispondenza tra il servizio offerto e la riscossione. Ma vogliamo porre l’accento anche sulla modalità di questa riscossione che spesso, per cifre molto contenute, si arriva ad un fermo amministrativo che paralizza l’attività di un agricoltore. Allora è necessario fermarsi, azzerare tutto e ragionare su quello che è giusto e doveroso fare, ragioniamo sulla rivisitazione dei Consorzi perché alcuni di questi in altre zone della Puglia funzionano: non si capisce perché nel Salento no. Io credo che in questo modo possiamo risolvere il problema non solo dal punto di vista finanziario, ma possiamo dare anche un contributo a quella che è l’attività agricola in un territorio dove l’agricoltura è sempre stata la colonna portante dell’economia. Occorre, allora, rivedere la legislazione regionale”. Paride Mazzotta afferma: “Siamo davanti ad una situazione paradossale. Molti cittadini si vedono recapitate cartelle senza aver ricevuto alcun beneficio. E spesso proporre un ricorso costa di più rispetto al pagamento richiesto. Siamo qui a chiedere, allora, al governo regionale e all’Assessore Pentassuglia di cancellare tali richieste di pagamento”. Gianni De Blasi dichiara: “Con il centrodestra unito e presente sul territorio chiediamo immediatamente la sospensione delle cartelle perché i cittadini su questo sono vessati da anni. Noi vogliamo portare all’attenzione il problema atavico dei consorzi di bonifica, ma che va risolto al più presto attraverso una sua profonda riforma. Andare avanti così non è più sostenibile: a dicembre 2020 la Regione Puglia ha dovuto erogare altri 10 milioni di euro per ripianare i debiti dei Consorzi. In pratica è come tassare il cittadino per due volte. Il tutto lasciando inalterati gli stipendi dei quadri dei funzionari che molto spesso sono superiori ai funzionari della Regione stessa. Non ce la prendiamo con i poveri operai che lavorano nei Consorzi, bensì è necessario rivedere le spese poiché non devono esserci posti in cui vengono assorbiti coloro che hanno terminato un’esperienza politica, o gli amici degli amici”. Infine fa il punto della situazione Paolo Pagliaro che ha anche presentato una richiesta di convocazione della IV Commissione consiliare Agricoltura, per chiedere l’audizione dell’assessore all’Agricoltura Pentassuglia e del presidente Emiliano, per chiedere risposte e per cercare di bloccare immediatamente tutte le richieste per opere mai compiute. Tra gli audendi ci saranno anche i sindaci di Nociglia (Massimo Martella), Botrugno (Silvano Macculi), stamane presenti durante la manifestazione anche in rappresentanza dei loro colleghi di Giuggianello (Luca Benegiamo), Sanarica (Salvatore Sales), San Cassiano (Gabriele Petracca), Supersano (Bruno Corrado) e di Surano (Salvatore Puce), i quali si sono detti pronti a scendere in campo in questa battaglia. “Lo avevamo detto che il nostro progetto era quello di portare all’attenzione delle istituzioni, in questo caso la Regione Puglia, tutte le criticità del nostro Salento in rilievo tutte le criticità – spiega il Capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro. – Abbiamo la mappa di tutti i problemi di questo territorio e oggi siamo arrivati ad Ugento dove c’è un problema atavico, quello dei Consorzi di bonifica che purtroppo non danno alcun servizio, trasformandosi in veri e propri baracconi. Molto spesso, anzi, per usare una metafora ora, cercano di lanciare una rete in mare e a strascico raccolgono tutto quello che riescono a raccogliere sfruttando la buonafede e l’onestà dei cittadini. Tutto questo è inaccettabile perché anche se si tratta di piccoli importi, questi vengono comunque chiesti a una platea enorme di persone e che servono solo e soltanto per risanare il proprio bilancio o per pagare gli stipendi di questi inutili carrozzoni. Queste cartelle vanno immediatamente annullate. Abbiamo allora deciso di presentare una richiesta di convocazione della Commissione Agricoltura alla quale oggi abbiamo aggiunto anche quella di ascoltare i sindaci che si sono attivati perché iniziamo una fase nuova per giungere ad una revisione di questi Consorzi. Ci sono alcune zone in cui le cose funzionano bene, cosa che purtroppo non avviene in Salento. Una richiesta immediata, nel frattempo, è come detto quella di revocare immediatamente queste cartelle pazze che stanno mettendo in difficoltà tante persone. Oltretutto ciò avviene mentre lo Stato, vista l’emergenza in corso, ha deciso di bloccare la riscossione per un lungo periodo. – Conclude Pagliaro – In Puglia, invece, stranamente, si lanciano queste cartelle solo per fare cassa: combatteremo per avere immediatamente una risposta”.