Territorio

Il parco “Nelson Mandela” di Merine cresce con nuovi servizi ai cittadini

Dopo l’inaugurazione del percorso di outdoor fitness dello scorso novembre, il parco “Nelson Mandela” di Merine continua a crescere e ad offrire nuovi servizi ai cittadini. Sabato 5 febbraio infatti è previsto il taglio del nastro per il punto ristoro all’interno dello spazio verde che, sempre più si avvicina dunque a quel “villaggio della famiglia e polo educativo” immaginato dal Centro Sportivo Italiano quando, nel 2015, ne diventò gestore. 

«Ancora una volta un traguardo possibile grazie alla forte sinergia tra le istituzioni locali, Comune di Lizzanello in primis ed il Centro Sportivo Italiano, Comitato di Lecce – commenta Marco Calogiuri, vicepresidente nazionale del Csi e presidente del comitato leccese. Sono fermamente convinto che la co-programmazione e la co-progettazione come modalità di relazione tra enti pubblici e terzo settore, rappresentino infatti un passaggio fondamentale per la costruzione di uno spazio pubblico vivibile ed al passo con i tempi».

Saranno presenti all’inaugurazione, oltre che a Calogiuri, anche il Sindaco del Comune di Lizzanello Costantino Giovannico, Francesco D’Amato e Samuele Fina, dirigenti associativi che cureranno la struttura e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo nuovo inizio. Il punto ristoro, oltre a dare un servizio ai fruitori del parco, garantirà la copertura delle spese di gestione destinando gli utili all’implementazione delle strutture, sia sportive che ricreative.

L’idea è quella che il parco dedicato al grande Mandela, vada via via somigliando ai grandi parchi urbani attraverso un processo di riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei cittadini di cui il Csi si augura di essere promotore. Dopo l’importante realizzazione del percorso di “outdoor fitness” una vera e propria palestra a cielo aperto, grazie al piano di rilancio e resilienza post- covid 19 voluto dalla presidenza nazionale del CSI, ulteriori dotazioni per il parco potrebbero arrivare dunque proprio grazie al reinvestimento degli utili del punto ristoro. E le idee non mancano, si pensa, ad esempio, alla creazione di un “urban games” con nuovi sport all’aperto (pickleball, road tennis, qianball, speedball), alle “little-free library” e agli spazi per la lettura. 

«Avevamo un sogno e siamo riusciti a realizzarlo – conclude Calogiuri – sperando di aver inaugurato una buona pratica di cooperazione che, ci auguriamo, possa prendere piede anche in molte altre realtà in provincia».