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Swapper Fest al Convitto Palmieri di Lecce

Sabato 18 dicembre dalle 16 alle 20 (ingresso su invito – info swapmuseum@gmail.com – 3290992577) il Convitto Palmieri – Biblioteca Bernardini di Lecce ospita la prima Swapper Fest, promossa dall’associazione 34° Fuso per presentare i risultati delle attività del progetto “Swapmuseum – la cultura che premia il tuo tempo“. Finanziato dal bando Puglia Capitale Sociale 2.0 della Regione Puglia, Swapmuseum è ormai una best practice nazionale sul tema della partecipazione giovanile e del volontariato attivo in ambito culturale. Recentemente il progetto ha conquistato anche il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno per la sezione Bona Praxis Young. Durante la Festa non mancheranno le selezioni del polistrumentista, cantante e produttore Filippo Bubbico, la silent disco a cura di Quiet Zone e infine animazioni e videomapping.

Nel 2021 Swapmuseum ha coinvolto 193 ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni nella vita di 11 musei e spazi culturali della provincia di Lecce (Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Fabbrica delle parole – Mostra permanente dell’arte della stampa di Lecce, Castello Carlo V di Lecce, Castello di Acaya, Castello di Corigliano d’Otranto, Ecomuseo della pietra leccese di Cursi, Museo della Ceramica di Cutrofiano, Librarìa di Maglie, Museo della radio di Tuglie, LaFabbrica – Museo delle Tabacchine di Campi Salentina e Parco Pozzelle di Castrignano dei Greci), nella produzione creativa di contenuti finalizzati a raccontare il patrimonio culturale da nuovi punti di vista ed arricchire gli ambienti culturali attraverso uno scambio di tempo, creatività e premi. I musei e gli spazi culturali aderenti al progetto Swapmuseum definiscono, infatti, con i referenti del progetto alcune attività non specialistiche da realizzare, accolgono e fanno valere le idee dei giovani della loro città, rendono i loro servizi innovativi e ampliano il loro pubblico e la loro rete di relazioni. I giovani volontari che partecipano al progetto, gli “swapper”, in base alle proprie attitudini, scelgono le azioni da svolgere, esprimono la loro creatività, in cambio di benefit e premi da spendere in cultura commisurati al numero di ore impiegate nel museo. Tutte le attività non specialistiche diventano delle “call to action” lanciate sulla piattaforma di Swapmuseum www.swapmuseum.com e sui canali social Facebook e Instagram.