Il Gal Terra d’Arneo ha finanziato tre progetti per un totale di 250 mila euro su altrettanti fronti cruciali per l’economia locale: pesca, valorizzazione dei prodotti locali, turismo. Il terzo di questi progetti riguarda la realizzazione di una struttura amovibile per l’informazione e promozione turistica e per servizi di soccorso per i turisti fruitori della baia del Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano. È stato redatto dall’architetto Alessandro Giuri e finanziato con circa 50 mila euro del Psr 2014/2020 (Azione 1, Intervento 1.3 “Centri per la Qualità”). L’intervento, di fatto, sostanzia la strategia di sviluppo locale del Gal all’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Puglia. È prevista l’installazione, in un’area a ridosso della baia, di tre moduli funzionali a ospitare i servizi igienici, il punto informativo e di primo soccorso e un punto di promozione di prodotti locali confezionati. In tutto la superficie occupata, comprese pedane e rampe d’accesso, sarà di poco superiore ai 56 metri quadri. Ovviamente, funzionalità ed estetica di spazi e forme sono state armonizzate con il contesto paesaggistico e con una visione di sostenibilità ambientale. L’installazione è a carattere stagionale (in linea di massima da aprile a ottobre) e i moduli sono strutturalmente autonomi e facilmente trasportabili.
Il primo modulo è quello riservato al primo soccorso sanitario e sarà attrezzato con lettino medico, sgabello e armadiatura di servizio per l’erogazione di prestazioni di primo soccorso e assistenza sanitaria di base (oltre al servizio igienico). Il secondo modulo ospiterà i servizi igienici per uomini, donne e disabili. Il terzo modulo sarà un “hub” destinato a essere un punto di riferimento per l’accoglienza all’interno del parco. Vi troveranno spazio una serie di contenuti e prodotti a carattere turistico-culturale finalizzati alla fruizione e conoscenza del parco e del territorio in generale. Data l’impossibilità tecnica di accedere alla rete pubblica di fornitura elettrica, le strutture saranno autosufficienti tramite l’installazione di un impianto di produzione elettrica da pannelli fotovoltaici.
Un infopoint nella baia di Porto Selvaggio
