Cronaca

A Gallipoli sequestrati 3 kg di datteri di mare e una rete da posta in area protetta

Tre kg di datteri di mare nascosti in acqua a Punta della Suina nel Comune di Gallipoli insieme agli strumenti atti a prelevarli, ovvero pinza e mazzetta.

È quanto hanno rilevato, in mattinata, i militari della Guardia Costiera di Gallipoli nell’ambito dei consueti controlli lungo il litorale. Ricevuta l’informazione di movimenti sospetti il personale è intervenuto facendo la scoperta.

Si presume che il pescatore di frodo, accortosi dell’arrivo dei militari, è stato costretto ad abbandonare pescato ed attrezzi per fuggire, evitando così di incorrere nelle gravi ripercussioni penali indirizzate a chi non ottempera al divieto di pesca.

Infatti i datteri di mare, come sottolinea la Guardia Costiera in una nota, appartengono ad una specie protetta, in quanto molluschi che, perforando le rocce sul fondale marino, impiegano tempi lunghissimi per raggiungere la
lunghezza anche solo di pochi centimetri.

La pesca dei datteri di mare, che è vietata dalla legge e prevista come reato, come pure lo sbarco, la detenzione ed il commercio, comporta la frantumazione della roccia per poter estrarre il mollusco dal suo alloggiamento, e questa pratica provoca la distruzione dell’habitat e di tutto l’ecosistema marino costituito dal fondo roccioso, con perdita irrimediabile di biodiversità.

Per assicurarsi il prodotto il pescatore di frodo ha utilizzato una pesante mazzetta e delle pinze di metallo per estrarre ogni mollusco dalla roccia, arrivando così a deturpare verosimilmente diversi metri quadrati di fondale.

I militari hanno posto sotto sequestro, oltre ai 3 kg di datteri di mare, anche l’attrezzatura impiegata per compiere il reato mentre l’autore è rimasto ignoto. Informata del rinvenimento, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il sequestro dei datteri, che a seguito del nulla osta del medico veterinario, sono stati distrutti.

Nella stessa mattinata, in collaborazione con i militari della Guardia Costiera di Torre Cesarea, è stata posta sotto sequestro una rete da posta di circa 50 metri, utilizzata da un pescatore sportivo nello specchio acqueo antistante la spiaggetta San Nicola in località Sant’Isidoro, all’interno della Zona A dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.

I militari, intervenuti sul posto, grazie all’attività di monitoraggio effettuata tramite il sistema di videosorveglianza in dotazione al Consorzio dell’area marina, hanno scoperto il pescatore, un cittadino di Nardò, che, incurante della normativa che disciplina il settore, era intento in attività di pesca nell’ area di riserva integrale. È dunque scattato a suo carico il deferimento all’Autorità giudiziaria, mentre la rete è stata posta sotto sequestro penale.