Nella cittadella fortificata di Acaya e nel suo Castello rivivranno per un giorno le atmosfere, i personaggi, i suoni ed i sapori del Rinascimento, per un viaggio nel tempo che coinvolgerà strade, abitanti, ristoranti, pub e associazioni locali. Torna, dopo anni di attesa, il celebre “Corteo Storico e Festa rinascimentale” di Acaya (frazione di Vernole – Le), in programma sabato 17 agosto 2024, a partire dalle 18:30, in Largo Castello.
E’ un evento organizzato dal Comune di Vernole, con il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare, in collaborazione con Accademia della Minerva, Nuova Pro Loco Acaya e numerose associazioni del territorio, tra cui Pro Loco Acquarica di Lecce con il Laboratorio di Antichi mestieri, Pro Loco Strudà, Pro Loco Pisignano, Vivere Pisignano, Piccolo Teatro della Neve e Comitato Feste Acaya.
L’evento prevede la partecipazione straordinaria di: Sbandieratori Gruppo “Rione Castello” di Carovigno, Gruppo storico Città di Mesagne e Musici “La Corte di Minerva” di Specchia. Saranno presenti, inoltre, alcuni stand di degustazione di piatti tipici a cura delle associazioni e delle aziende agricole locali, cui si affiancherà l’offerta enogastronomica di tutti i ristoranti e pub del borgo (locande) che proporranno ai commensali piatti tipici e atmosfere ispirate al periodo medievale e rinascimentale. Tra gli aderenti, Trattoria Nonno Pici, Trattoria Acaya, I Minuti Piaceri, The Barberə, Cafè Pub Al Castello e Braceria San Paolo.
«Far rinascere il corteo storico ad Acaya è per noi una grande soddisfazione e la dimostrazione di come un intero territorio possa lavorare insieme per raggiungere obiettivi importanti – dichiara Mauro De Carlo, sindaco di Vernole – L’attenzione e la passione delle associazioni locali nell’organizzazione del Corteo sarà il fattore fondamentale per la bellezza di questo evento che punta ad affermare la nostra identità storica e a richiamare moltissimi turisti che accoglieremo, oggi come allora, in uno dei borghi più belli d’Italia, che ci rende fieri di essere cittadini del Comune di Vernole »
Il Corteo storico è un’iniziativa inserita nel cartellone degli eventi estivi iessi festival 2024 a cura dell’amministrazione comunale di Vernole con il sostegno di numerosi sponsor: iessi è un invito ad uscire, ripopolare piazze, riappropriarsi di luoghi storici e parchi pubblici per ritrovare lo spirito di comunità che unisce tutti i sei centri del Comune.
Storia evento / CORTEO STORICO E FESTA RINASCIMENTALE
Per diversi anni la cittadella fortificata di Acaya ha ospitato eventi di rievocazione storica ispirata all’epoca rinascimentale. L’ultima edizione, dopo anni di pausa, è stata organizzata nell’agosto 2019. Il progetto riprende oggi, con una nuova filosofia legata alla cooperazione tra realtà associative, agricole e ristorative del territorio, con un progetto legato alla programmazione e promozione del turismo culturale ed enogastronomico curato dall’Amministrazione Comunale. A tale progetto è legata la realizzazione del portale VisitVernole che contiene una mappa di tutte le bellezze storico-artistiche e naturali del territorio, ma anche di tutte le strutture ricettive, masserie, aziende agricole, ristoranti, pub ed esercizi commerciali.
Nasce con questi presupposti una nuova edizione del “Corteo storico e Festa rinascimentale”. Per la rievocazione, signore del castello e del feudo sarà ancora il Barone Gian Giacomo dell’Acaya, valente architetto militare oltreché raffinato pensatore, nominato – dal viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo – sovrintendente generale di tutte le fortezze del regno per il suo ingegno e le grandi capacità innovative. Varcata la monumentale “Porta Terra”, le stradine del borgo, la Piazza D’Armi ed il castello si animeranno per la festa in onore del viceré. Nobili, dame, cavalieri, magistrati cittadini, monaci, sbandieratori, musici, contadini, artigiani e popolani riproporranno momenti di vita di una giornata particolare come è sicuramente quella di una festa di corte del Cinquecento salentino, all’ombra del grande e maestoso Castello.
PROGRAMMA //
ore 18:30 Largo Castello: Spettacolo d’apertura a cura del Gruppo Sbandieratori e Musici “Rione Castello” di Carovigno (Br)
ore 19:00: Uscita del Corteo Storico dal Castello di Acaya
ore 19:30 Piazza Giangiacomo: Cerimonia di conferimento della nomina del Barone dell’Acaya e Sovrintendente Generale delle Fortezze del Regno e Giuramento delle Antiche Cariche Civiche
ore 20:00: Rientro del Corteo al Castello e Spettacolo finale degli Sbandieratori
ore 20:30 Largo Castello: Cena e Festa rinascimentale in onore del Viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo / Spettacolo musicale a cura del gruppo di Rievocazioni Storiche “La Corte di Minerva” di Specchia (Le) // Apertura delle locande e degli stand gastronomici con degustazione di prodotti e piatti tipici locali del periodo a cura delle associazioni e aziende del territorio
PARTECIPA ANCHE TU!
Ti piacerebbe indossare un abito d’epoca e diventare protagonista del Corteo storico?
E’ possibile noleggiare un costume ed entrare a far parte dell’organizzazione, contattando il 3284416919 / 3298509483.
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Storia/ CITTADELLA FORTIFICATA DI ACAYA
Una città-fortezza unica nel suo genere, a protezione di Lecce. Fu Alfonso dell’Acaya, settimo barone di Segine, che sul finire del 1400 diede inizio alla costruzione dell’imponente opera difensiva, edificando le due torri circolari poste agli angoli Nord-Est e SudOvest del castello. Gian Giacomo, divenuto ottavo barone del feudo nel 1521 alla morte del padre, ben presto si rese conto che queste torri isolate non avrebbero protetto a lungo le terre e le persone, anche perché fu proprio in quegli anni che iniziarono a diffondersi le armi da fuoco. Segine venne così trasformata in chiave militare: costruì il borgo cittadino all’interno di alte mura bastionate a pianta quadrangolare, dove il Castello sostituisce il bastione all’angolo Sud-Ovest. I bastioni lanceolati a pianta pentagonale e a fianchi ritirati, la presenza dei “tronieri traditori” (fori nelle mura dai quali uscivano le bocche dei cannoni, nascosti nei fianchi ritirati e non visibili) uniti a un sistema di muratura a doppio registro (dei quali, la parte inferiore è a scarpata), a un camminamento di ronda lungo tutto il perimetro e a un profondo fossato che circonda interamente il borgo, resero ben presto questa città-fortezza un luogo inespugnabile. L’unico accesso al borgo era costituito dalla Porta Monumentale, costruita da Gian Giacomo nel 1535 e restaurata dalla famiglia Vernazza, ultimi feudatari di Acaya, nel 1792.
Una città ideale totalmente autosufficiente.
All’interno delle sue mura comprendeva: un profondo pozzo di acqua sorgiva per il sostentamento, posto al centro di Piazza d’Armi; un frantoio ipogeo di pregevole fattura; decine di silos scavati nella roccia, per la raccolta e la conservazione delle derrate alimentari (oggi ancora visibili grazie a un’accurata messa in opera del basolato, che fa risaltare il disegno originario della pianta del borgo). Fu sulla base di questi radicali cambiamenti che il barone Gian Giacomo, nel 1535, impose il proprio nome al borgo da lui progettato e realizzato. Ma Acaya va oltre la sua storia rinascimentale. Fuori le mura sorge la Cappella di San Paolo, risalente alla metà del XVIII secolo, la più antica meta di pellegrinaggio (insieme a Galatina) per le vittime del morso della tarantola. Secondo la credenza popolare il tarantismo, provocato dal morso della tarantola (Lycosa tarentula), provocava uno stato di malessere generale – stato di catalessi, sudorazioni, palpitazioni – in cui musica, danza e colori rappresentavano gli elementi fondamentali della terapia, che consisteva nell’esorcismo musicale. A questo punto, la tarantata, graziata da S. Paolo, veniva condotta presso la cappella del Santo e beveva l’acqua sacra del pozzo adiacente ad essa. Acaya è un pezzo di storia che giunge a noi intatto, memoria dei fasti dei tempi che furono, luogo di storie, di genti e di architetture che nemmeno il tempo è riuscito ad espugnare.