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Conferenza Stampa del Presidente e del DG del Brindisi

Si è svolta questa mattina, presso la sala stampa del “Fanuzzi” la conferenza del Presidente Daniele Arigliano e del Direttore Generale Pierluigi Valentini. Il numero uno del club biancazzurro ha voluto sottolineare che “è intenzione del club dare vita a degli appuntamenti con la Stampa per fare il punto della situazione, abitudine che adotteremo anche per il futuro.

Oggi siamo in una situazione che reputo in linea con le prestazioni offerte. Mi preme però fare delle puntualizzazioni nei confronti di una squadra e di uno staff tecnico, sanitario e logistico di primo livello; dall’esterno veniamo visti come un modello, una meta per chi vuole fare le cose per bene. Le piccole delusioni, però, arrivano da chi dovrebbe darci la forza, parlo del brindisino medio. Negli anni passati in questo periodo si parlava di soci che litigavano, di giocatori fuori dalle case, di dimissioni di presidenti.
Oggi non è così, a Matera, da secondi in classifica, eravamo in cento. Vincendo avremmo potuto toccare il primo posto. C’erano solo i fantastici ragazzi della Curva. Dopo la partita sui social ho letto i messaggi di centinaia di Guardiola e Arrigo Sacchi. Sino a quando avremo questo fenomeno triste il Fanuzzi non tornerà mai ad essere un fattore decisivo. Ad oggi il botteghino con più coda è quello degli accrediti. Leggo commenti negativi chiosati con un Forza Brindisi; è bene ricordare che quella parola, Forza, indica tante cose. Se prima si scrivono solo cose negative non ha senso poi dire Forza Brindisi.
Vi posso garantire che avete a che fare con persone che non mollano mai di un centimetro, ogni giorno cerchiamo di inventarci nuove iniziative per coinvolgere i nostri tifosi, però poi allo stadio vedi sempre le stesse persone. Il Barletta allo stadio conta su cinquemila tifosi, e credo che la sua posizione in classifica sia figlia anche della spinta dei suoi supporters. Brindisi ha dei tesserati che io in prima persona difenderò. In società la pensiamo tutti allo stesso modo, abbiamo una linea comune. Con l’apertura del mercato di dicembre faremo le nostre scelte che saranno ponderate e non volte allo smantellamento della rosa, anzi, se ci sarà da fare qualche sforzo in più ci faremo trovare pronti. Domenica abbiamo una partita importante, di cartello, e poi andremo a Fasano, squadra che sta facendo molto bene e che merita i miei complimenti. Questo è il momento di ritrovarci di fare unione. L’attaccamento alla V non deve essere solo un modo di dire. Chiedo quindi ai tifosi: siete pronti per riempire il Fanuzzi e dare sostegno ai nostri ragazzi? Con il Barletta giocheremo alle ore 15: colgo l’occasione per ringraziare il club biancorosso per aver accettato la nostra richiesta. Domenica mi aspetto uno spettacolo in campo e sugli spalti”.

Parola poi al Direttore Generale Pierluigi Valentini: “Ci tengo a dire delle cose essenziali ed importanti. Non è mia abitudine leggere i commenti social, vado avanti per la mia strada come un treno; mi rendo conto però che i Social incidono nella quotidianità dei club. Nella vita, nel calcio in particolare, quando si vince non è mai questione di fortuna o sfortuna, se una realtà è abituata a vincere e l’altra non lo è, ci sono evidentemente delle abitudini diverse. Qualche mese fa vi abbiamo parlato di progetto, e quando si parla di progetto scegli accuratamente gli interpreti per la tua visione di calcio. Abbiamo scelto con convinzione la figura di Mister Danucci che è l’allenatore più forte di questo girone. Danucci è un grandissimo allenatore. Trovatemi una sola squadra che ci abbia messo tatticamente alle corde. Nessuna squadra ha imbrigliato i nostri ragazzi. L’unica difficoltà che abbiamo registrato è riconducibile ai primi minuti della partita con l’Afragolese. Dispiace che Brindisi non abbia mai imparato la lezione. In tutti questi anni la Storia dice che qui si sono avvicendati decine di presidenti e centinaia di allenatori senza mai nemmeno avvicinarsi alla vittoria. Noi abbiamo un gruppo di ragazzi di cui Brindisi deve essere orgogliosa. Se in questo momento stanno avendo delle difficoltà deve essere il pubblico a trascinarli, devono essere i tifosi a fare la differenza. Nei momenti di difficoltà si vedono gli uomini veri, e noi difenderemo i nostri ragazzi sino alla morte. Oggi ho due certezze: l’amore per la mia famiglia e che Ciro Danucci è i miglior allenatore di questo campionato. Segnatevi giorno e ora, questo campionato lo vince il Brindisi! Chiedo alla città di Brindisi: non vi siete stancati di vincere sempre gli altri? Non vi siete stancati di vedere che i big match si giocano a Monopoli? I risultati si ottengono restando uniti, non divisi. La critica è legittima, ma non con una squadra ad un tiro di schioppo dal primo posto. Questa città ha delle potenzialità incredibili. Sono andato io, da mesagnese, a difendere la credibilità di questa comunità in una tv campana dopo il match con l’Afragolese. Noi il nostro campionato lo abbiamo già vinto, ma vinceremo anche quello sul campo perché siamo un corpo unico. C’è gente che lavora 20 ore al giorno per il Brindisi. Il nostro magazziniere dopo il match di Altamura, mentre i leoni da tastiera ci distruggevano, piangeva negli spogliatoi per il gol preso all’ultimo respiro. L’unica risposta che mi aspetto è un Fanuzzi pieno domenica, mi aspetto che la città risponda presente. Nella vita ci sono momenti in cui si deve prendere e momenti in cui si deve dare: questo è il momento di dare per tutti i nostri tifosi. Fuori il senso di appartenenza, fuori la voglia di lasciare questa categoria. Si vince con l’equilibrio, quando si ragiona con la testa e non con la pancia. La gestione delle dinamiche significa vivere ogni giorno lo spogliatoio, ecco perché non ci spaventa nulla. Noi domenica faremo una grandissima prestazione, ve lo dico cinque giorni prima, perché crediamo ciecamente in ogni singolo componente della nostra famiglia. Chi vuole salire su questo carro lo deve fare ora che siamo in difficoltà, non quando sarà troppo tardi”.

 

Giorgia Aprile

ph. Andrea Baldassarre