Territorio

Grave episodio di degrado nel centro storico. Fiore: “Più controlli con l’aiuto del Prefetto e del Questore”

Un nuovo disdicevole episodio di degrado e malcostume si è verificato nelle scorse ore nel centro storico di Lecce: due individui, infatti, sono stati “pizzicati” nel
mentre di un incontro intimo all’interno di un distributore self service di bibite a pochi passi da Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della movida leccese. Il video
ha fatto il giro del web suscitando lo sdegno e la preoccupazione dei cittadini della città barocca, specialmente di chi vive nel centro storico del capoluogo.
Andrea Fiore, consigliere di maggioranza della giunta Salvemini appartenente alla lista Noi per Lecce, evidenzia che “quanto accaduto in queste ore purtroppo non è un
caso isolato, bensì, si tratta di una triste abitudine che fa rima con l’abuso di alcolici da parte di chi, evidentemente, non conosce il senso della misura.
In passato mi sono battuto più volte per dare vita ad un tavolo tecnico e di confronto con politica e associazioni dei cittadini per cercare delle soluzioni mirate
alla cessazione di quello che per i residenti del centro storico è diventato un vero e proprio incubo. Chiedo a questo punto un intervento incisivo da parte
del Prefetto, affinché si possa intensificare la presenza delle forze dell’ordine nella movida a tutela di chi ha il diritto di godersi una serata serena in
compagnia dei propri cari e dei propri figli. Parleremo anche con il Comando dei Vigili Urbani di Lecce affinché ci sia una presenza capillare nelle vie del centro.
Il mio impegno nel mondo delle associazioni di categoria mi spinge a valorizzare il senso della buona movida, sicuro della qualità del servizio degli esercenti ai quali rinnoverò l’invito al rispetto delle normative vigenti”.
Federico Pastore, direttore di Confcommercio aggiunge che “in collaborazione con l’Amministrazione Comunale abbiamo messo a punto una sorta di manifesto che gli imprenditori hanno sottoscritto in qualità di primi custodi del centro storico. Al centro del loro operato c’è il rispetto delle regole di somministrazione degli alcolici, delle normative comunali per l’occupazione del suolo pubblico e delle emissioni sonore. Una convivenza civile tra locali della movida e residenti è il focus centrale del suddetto manifesto, oltre alla valorizzazione del territorio.
Quando certi episodi incresciosi accadono si deve prenderne atto e lavorare affinché ciò non succeda più. Tutti dobbiamo fare in modo che la movida sia di tutti”.

Gianluca Borgia, Consigliere di Noi per Lecce e Presidente delle Attività Produttive commenta così l’accaduto: “Chiediamo dei controlli ancora più serrati in merito alla cessione degli alcolici ai minorenni; ci sono giunte segnalazioni riguardanti minori che, in possesso delle tessere sanitarie dei genitori, si riforniscono di alcolici dai self service”. Sulla stessa lunghezza d’onda Simone Zecca, titolare di un noto locale della movida leccese: “Il problema della sicurezza nel centro storico è centrale. Occorre una maggiore presenza delle autorità per evitare che il degrado prenda il sopravvento nella nostra amata Lecce. Spesso e volentieri si assiste a scene poco edificanti; persone che dormono sulle scalinate del duomo o sotto la colonna di Sant’Oronzo, gente in stato visibilmente alterato intenta a fare i propri bisogni sui monumenti storici della città e tanti altri episodi di malcostume che spesso sfociano nella violenza.Basta fare una passeggiata presso il monumento dei caduti dopo una certa ora per verificare quanto stiamo denunciando da tempo. Chiedo al Questore ed al Prefetto di ascoltarci, di dare voce al nostro malessere e al disagio nostro e dei cittadini del centro storico”.

“La maleducazione e la scarsa cura della res publica da parte di alcuni non può e non deve essere imputata però all’Amministrazione Comunale – chiosa Andrea Fiore – il nostro compito, sia dellamaggioranza che dell’opposizione, però deve essere chiaro: dobbiamo prendere una netta posizione a riguardo e favorire tutte le misure che possano donare serenità ai cittadini e ai fautori della buona movida. Per noi questo deve essere assolutamente vitale”.