Territorio

In arrivo in Puglia i primi due treni “pop”: nuovi, confortevoli, ecologici

“In Puglia, ripartire dopo l’emergenza Covid con due nuovi e comodi treni regionali dal nome “POP”, rappresenta metaforicamente la più bella immagine di una regione che si rimette in moto, con una grande voglia di recuperare il tempo perso e riproporsi a pieno titolo per come è conosciuta in tutto il mondo”.

Così l’assessore ai trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, alla vigilia della messa in esercizio a partire da domani 19 giugno, a cura di Trenitalia, dei treni di nuova generazione “POP” che si contraddistinguono per prestazioni, comfort e compatibilità ambientale.

“Questi treni regionali con la capacità di trasportare 500 passeggeri – dichiara l’assessore – rientrano in un vero e proprio rilancio ferroviario di cui Regione e Trenitalia si fanno carico soprattutto per garantire, non solo un servizio con notevole riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente, ma soprattutto per offrire un trasporto più comodo ed efficiente per i circa i 45 mila pendolari pugliesi che ogni giorno, sono costretti a prendere il treno per lavoro o per studio. Abbiamo puntato anche sulla sostenibilità prevedendo il trasporto combinato bici-treno, ospitando dalle 6 alle otto unità.

Insomma, la Regione Puglia, continua con convinzione il suo percorso per il potenziamento del trasporto pubblico locale con l’obiettivo di garantire standard rispettosi e dignitosi. A bordo di POP, tra le dotazioni tecnologiche previste, il sistema di video sorveglianza, quello di infotainement, l’accessibilità dedicata a persone a mobilità ridotta oltre, alla presenza di postazioni per ricaricare biciclette elettriche direttamente sul treno”.

Proprio in questa direzione, su proposta dell’assessore Maurodinoia a febbraio scorso, la Giunta regionale ha approvato, in virtù di una convenzione aggiornata con Trenitalia per il rinnovo del materiale rotabile, il co-finanziamento per l’acquisto con di altri sette “Pop” aumentando da 21 a 28 i convogli, per un investimento complessivo di 114 milioni di euro.