Territorio

Anche la Soprintendenza dice sì al progetto dell’idrosuperficie a Santa Maria al Bagno

Anche la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto, con una nota a firma della soprintendente Maria Piccarreta e del responsabile del procedimento Antonio Zunno, ha espresso parere favorevole all’intervento previsto a Santa Maria al Bagno da SWAN (Sustainable Water Aerodrome Network), il progetto finanziato con circa 3 milioni di euro dal Programma di Cooperazione Grecia-Italia che prevede la realizzazione di un sistema di otto idrosuperfici tra l’Italia e la Grecia per incentivare il trasporto su idrovolante. Nella marina neretina, in particolare, sorgerà una delle idrosuperfici, che consiste nella disponibilità di uno specchio d’acqua adeguato alle operazioni e di una struttura di approdo a terra, di fatto un mini-terminal con area welcome per servizi di accoglienza passeggeri e informazione, uffici, primo soccorso, servizi igienici. Una struttura quest’ultima con un impatto molto piccolo sul contesto (saranno impiegati manufatti di tipo precario, ecocompatibili e montati senza cemento) e che sarà rimossa nei mesi invernali, un profilo di sostenibilità che ha consentito al progetto di avere il riconoscimento della Ue e la cospicua dotazione finanziaria.

Nei giorni scorsi il progetto della idrosuperficie a Santa Maria aveva già incassato i pareri favorevoli di Provincia di Lecce, Agenzia delle Dogane, gestore della rete gas. Anche Regione Puglia e Capitaneria di Porto non hanno rilevato criticità o motivi ostativi, pur richiedendo alcune integrazioni progettuali, a cui gli uffici stanno lavorando. Vale la pena sottolineare che nel parere la Soprintendenza prescrive testualmente “di regolarizzare, delimitare e valorizzare, l’area indicata come Giardino della Memoria, al fine di riqualificare paesaggisticamente il giardino spontaneo”. Di fatto, una conferma autorevole alla “strada” che il Comune di Nardò ha già tracciato, con l’obiettivo di riqualificare l’intero tratto di costa, impegnando una minima parte dell’attiguo Giardino e conferendo allo stesso una visibilità che non ha mai avuto. Anzi, l’amministrazione comunale lancerà nelle prossime settimane un concorso di idee aperto a professionisti ed esperti che consenta di avere a disposizione un progetto di valorizzazione del Giardino, luogo finalmente centrale della “memoria”, protetto, pulito, curato e alla portata delle persone che usufruiranno del terminal. Da opera spontanea a vero luogo d’incontro tra comunità e ponte, materiale e ideale, tra paesi posti su sponde diverse del Mediterraneo.
SWAN è il frutto del partenariato tra l’Autorità Portuale di Corfù (capofila), il Comune di Corfù, l’

Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, ilComune di Gallipoli e il Comune di Nardò. È un progetto che con la realizzazione delle idrosuperfici (nei porti di Taranto e Gallipoli, a Santa Maria al Bagno e nei porti greci di Corfù, Paxos, Erikusa, Matraki e Othoni) intende fornire una base polifunzionale per una serie di servizi su via aerea (protezione civile, monitoraggio ambientale, soccorso, assistenza), per altri servizi informativi e culturali e per lo sviluppo di collegamenti su idrovolante, che sono una soluzione immediata e a basso impatto ambientale per collegare località a vocazione turistica. L’idrovolante, infatti, è un mezzo di trasporto diffuso poiché non necessita di infrastrutture complesse e permette di raggiungere in poco tempo destinazioni remote o difficilmente accessibili. Swan è stato finanziato dal Programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020 (www.greece-italy.eu), che ha una dotazione finanziaria di oltre 123 milioni di euro e che è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai due stati membri (Italia e Grecia) con una quota nazionale. Il Programma ha come obiettivo principale la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera tra la Puglia e la Grecia, finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su sistemi smart, sostenibili e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini di queste regioni.